Statement

ENG

I try to drop rationality venturing through the antipodes of my intellect. Every single scrap of my subconscious, shallow or profound, needs to express itself. Through this coeval representation of disconnected fragments I try to speak a dream-like language drifting through the darkness of the night, where the unbelievable and the unacceptable become plausible.

Each character I represent becomes the cog of an irrational machine that works in a deep dimension and emerges to trace a path that leads to self-consciousness. I talk about the traumatic consequences of the imperceptible, that grows inside and loses identity becoming an inextricable part of what we are. I use bright colours and childhood elements such as toys, soldiers, knights, demons and monsters. These icons, as time goes by become a contradictory state of mind.

ITA

Provo ad abbandonare la razionalità avventurandomi agli antipodi del mio intelletto, ogni frammento, superficiale o profondo del mio subconscio ha necessitá di esprimersi: attraverso la rappresentazione simultanea di questi frammenti sconnessi, provo a parlare il linguaggio del sogno, della notte, laddove l’inverosimile e l’inaccettabile diventano plausibili.

Ogni personaggio che rappresento diventa l’ingranaggio di un meccanismo irrazionale, funzionante nella dimensione del sommerso, che emerge per tracciare sentieri verso la conoscenza di noi stessi. Racconto le traumatiche conseguenze dell’impercettibile che cresce fino a perdere il suo volto, diventando parte inscindibile di quello che siamo. Uso colori accesi ed elementi dell’infanzia, quali giocattoli cavaliere, soldati, demoni e mostri, icone che nel tempo si trasformano in stati d’animo in perenne contrasto tra loro.